Il calcio dà sempre lezioni di vita, è come una filosofia esemplare. C’è anche l’imprevisto e il caso, ma alla fine tutto si bilancia. Intendiamoci, é un gioco difficile e più si alza il livello più le cose si complicano perché l’avversario è sempre più forte. Così é stato oggi, contro la squadra che, più di ogni altra, ci ha messo in difficoltà nel girone di andata. La Vis non é stata brillante come nelle ultime partite, il campo, uguale per le due contendenti, era scivoloso e pesante. Comunque ha disputato una buona gara per circa un ora di gioco. Trovato il vantaggio con un gol di Costantino, frutto di una pressione costante, (71′) la Vis ha avuto il torto di cambiare fisionomia, giocando contro natura e lasciando l’iniziativa agli avversari. La Sammaurese, non difettando di carattere, ha sfruttato il vuoto caratteriale dei nostri e si é gettata all’arrembaggio. fino a trovare un rigore da sfruttare. Stefanelli compie un mezzo miracolo, con una parata portentosa su Bonandi (86′). Sembrava fatta, tutti lo speravano e credevano. Anche i giocatori, forse deconcentrati per eccessiva euforia. Fatto sta che nel calcio d’angolo conseguente la deviazione del nostro portiere, Lombardi salta solo soletto, sul secondo palo, ed ha un facile compito nell’insaccare. Morale della storia: Trapattoni sentenzierebbe “non dire gatto finché non lo hai nel sacco”, noi molto meno autorevolmente diciamo che spesso contano di più dieci minuti fatti male di settanta fatti bene. Gli errori si pagano sempre cari in questa serie D di alto livello. Nulla di irreparabile é successo e se la vetta, al netto delle partite non disputate, non é stata raggiunta vuol dire che dobbiamo lavorare molto sui nostri errori. Quindi ci può far bene meditare. Altrimenti a che serve la filosofia?
Forza VIS!
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