Il beato Carlo Acutis è stato tra i primi a parlare ai giovani attraverso internet, amando nel tempo libero lo sport e il calcio in particolare. È un punto di riferimento per i giovani ma lo è anche per il complesso del calcio dei Comuni e della piazza. Per questa vicinanza di impegni e passioni, la Lega Pro si spinge a chiedere che il Beato Acutis possa diventare il protettore dei suoi giovani calciatori e giovani calciatrici, guidandoli nel loro percorso di crescita.
Questo giovane, nato nel 1991 e scomparso nel 2006 per una leucemia fulminante, viene definito il beato della porta accanto per sottolinearne la normalità di vita, quella di un ragazzo amante di internet e dello sport, specialmente calcio, del tempo piacevole trascorso con gli amici in spirito di gruppo. Dichiarato venerabile nel 2018 è diventato esempio per tutti gli adolescenti.
La figura di Acutis è uno sprone anche all’agonismo sano, alla ricerca di scelte consapevoli, al prefiggersi delle mete e conseguirle, al non subire acriticamente i messaggi distorcenti del nostro tempo. Come diceva lui stesso: “Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Questo beato porta con sé un messaggio molto forte, rivolto non soltanto agli adolescenti, ma anche agli educatori ponendo interrogativi sull’importanza dell’etica nella formazione e nella proposta di esempi coerenti in cui i ragazzi si possano rispecchiare.
Per la Lega Pro, avere come Patrono il Beato Carlo Acutis sarebbe un segno di eccezionale valore, “un’umanità” che scegliendo il gioco del pallone svolge una missione nel bene e di valori. Il calcio diventa messaggero positivo di tutto ciò di cui abbiamo bisogno in questi tempi incerti e preoccupanti. Durante la pandemia, le scuole chiuse e i centri sportivi chiusi, hanno rotto il sistema di relazioni in quella che è una fase molto delicata della formazione del carattere dei ragazzi. Ferite profonde si sono acuite e si stanno tuttora acuendo in una generazione già profondamente sola e senza figure di riferimento.
Ecco perché, ora, la Lega Pro ha bisogno del Beato Carlo Acutis. Ne ha bisogno perché vuole che i ragazzi e le ragazze possano avere un forte riferimento valoriale, che accompagni la Lega Pro e tutti i suoi club mentre questi si impegneranno a ricucire le ferite profonde lasciate soprattutto dalla pandemia.
La Vis Pesaro 1898, così come tante altre società di Lega Pro, sostiene l’iniziativa di raccolta firme portata avanti dalla Lega Pro affinché il beato Carlo Acutis possa diventare il protettore dei giovani calciatori e delle giovani calciatrici, e invita gli interessati a firmare a tale scopo, scaricando e compilando il modulo disponibile QUI per i maggiorenni e QUI per i minorenni con delega (l’Academy biancorossa ha già iniziato la raccolta firme).