Battuta d’arresto per la Vis Pesaro, sconfitta in casa da un Monticelli davvero determinato e aggressivo che ha combattuto per accaparrarsi l’intera posta, riuscendo con merito, senza rubare nulla. Quello che brucia di più, nella sconfitta di oggi, sono sostanzialmente due cose: la prima è la delusione dei nostri tifosi, la seconda è non aver reagito prima alla giornata storta ed essere arrivati tardi a spingere sull’acceleratore. Chiariamo subito che la Vis non è stata la migliore vista fino ad ora, neppure per un po’. Intensità, aggressività ed efficacia nel pressing, sono state le armi degli avversari ascolani, nella gestione del gioco non siamo riusciti come sappiamo fare. La gara è vissuta in un equilibrio che poteva essere spezzato da un episodio, da una parte o dall’altra. E così è stato. Ma gli azzurri hanno giocato bene le loro carte, noi no. Fatto sta che un infortunio difensivo ci ha costretti allo svantaggio già dopo la mezz’ora del primo tempo. Sento in me la ragione del cuore che mi spinge a considerare tutte le attenuanti del caso, tutte le difficoltà venute da alcuni infortuni che hanno condizionato il nostro lavoro, ma evocare giustificazioni non è un buon servizio alla causa. Comunque la lunga sosta non ci ha giovato, questo è sicuro. Nel secondo tempo si è provata una reazione ma le punte non hanno ricevuto palloni facilmente giocabili, merito anche del Monticelli, e al 73′ abbiamo subito un raddoppio che ha piegato le gambe. Pochi minuti e una traversa di Vallorani ci faceva temere il peggio. I nostri ragazzi hanno iniziato una pressione d’orgoglio e di riscatto, un palo di Falomi ha suonato la carica, forse troppo tardi. Comunque un giusto rigore ci ha permesso di accorciare, ma non è stato sufficiente ad invertire la rotta di una partita segnata negativamente per noi. L’importante ora è non mollare.
Forza Vis!