In Lega Pro la responsabilità sociale diventa un valore per l’intero sistema calcistico, che influenza la percezione del mercato e impatta sul territorio. I club di Serie C hanno concluso un percorso sulla responsabilità sociale per il calcio 4.0, organizzato dal Centro Studi e Ricerche di Lega Pro con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema e di monitorare le esperienze virtuose già esistenti nelle squadre.
“Uno degli asset del Piano Strategico di Lega Pro è la diffusione di una cultura di impresa che renda i club consapevoli e autonomi rispetto alle scelte di business” dichiara Francesco Ghirelli, Presidente Lega Pro. “Oggi la responsabilità sociale è un driver per innalzare la competitività del sistema, per determinare nuovi approcci etici e definire una nuova strategia di crescita. Dobbiamo lavorare per poter raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030”.
Nel corso degli incontri, organizzati per girone di appartenenza, è stato condiviso con i club un percorso per integrare la responsabilità sociale nelle proprie attività e per coinvolgere, in primo luogo collaboratori e dipendenti, perché adottino un approccio sostenibile nelle proprie strategie.
Gli incontri sono stati condotti da Paolo Del Bene e Giovanni Esposito, rispettivamente coordinatore e referente scientifico del Centro Studi e Ricerche Lega Pro. “Il risultato sportivo non deve essere l’unico e il principale focus delle società sportive” dichiara Paolo Del Bene. “Così come avviene nei contesti americani o europei, la performance agonistica viene abbinata a tutte quelle azioni che producono valore anche fuori dal campo”.