Seconda e ultima parte dell’intervista al Direttore del Settore Giovanile della Vis Pesaro, Alessandro Crespi.
Parliamo di numeri. Qual’è la situazione?
Prima di tutto è doveroso ringraziare le altre scuole calcio di Pesaro ed in particolare: Muraglia, S.Veneranda, Arzilla, Usav e Villa San Martino. Con loro infatti si è instaurato un clima di fiducia reciproca. Abbiamo avuto da parte di queste storiche società un’ampia apertura alla collaborazione e al confronto con il fine di garantire a tutti la possibilità di fare un percorso adatto alle loro capacità.
Per quanto riguarda i numeri abbiamo avuto un incremento notevole degli iscritti in particolar modo nella fascia dell’attività di base dei Primi Calci e Piccoli Amici. Ci sono state oltre 120 nuove famiglie che hanno scelto e dato fiducia alla VIS PESARO 1898 per far svolgere attività sportiva ai propri figli. Se li confrontiamo ai soli 20 nuovi iscritti avuti nella scorsa stagione possiamo renderci conto del cambiamento in atto. Straordinaria inoltre è stata la risposta della città sul calcio femminile. Abbiamo una sessantina di tesserate di cui trenta appartenenti alla prima squadra e trenta che partecipano ai campionati giovanili con due squadre Under 15 e Under 12.
E per quanto riguarda i risultati sul campo?
Per ciò che concerne i risultati sul campo a me ed ai miei collaboratori piace porre l’accento sempre sul successo non inteso come vittoria della gara ma come miglioramento di ogni singolo giocatore. Questo è il nostro obiettivo e tutti gli allenatori ne sono consapevoli. Solo attraverso la crescita del singolo si può pensare ad una crescita di squadra. Il giocatore deve essere al centro di tutto il progetto. Abbiamo una nostra filosofia di gioco che portiamo avanti fin dalle prime fasce di età. Una nostra metodologia frutto di anni e anni di ricerche, sperimentazioni, confronti e viaggi in giro per l’Italia, in Europa e nel mondo, che ci ha permesso in questi anni di stare al passo con realtà che avevano il doppio dei nostri iscritti o a club professionistici. Naturalmente è una metodologia in continuo aggiornamento. Il risultato non è mai messo al primo posto ma solo visto come conseguenza dell’atteggiamento e, ripeto, della filosofia di gioco, espressa durante l’incontro. Nella fase autunnale che sta per terminare abbiamo preso parte ai vari campionati o tornei federali con ben 16 squadre, record assoluto nella nostra provincia e anche fuori Pesaro.
Un nuovo modo di intendere il calcio praticamente
Stiamo dimostrando che un altro calcio è possibile. Un aumento del numero di partecipanti non comporta una diminuzione della qualità del lavoro e non compromette la crescita individuale del giocatore. Da noi fino alla categoria Giovanissimi giocano tutti indistintamente dalle loro abilità e nei gruppi agonistici tutti i ragazzi convocati disputano non meno di venti minuti di gioco a partita. Chiaramente tutto deve essere organizzato nel migliore dei modi con allenatori/istruttori competenti e qualificati con un elevato spessore umano. Abbiamo oltre venti collaboratori nel nostro staff tecnico per seguire nel migliore dei modi tutti i nostri iscritti. Cerchiamo di dare un indirizzo professionale a tutto ciò che facciamo. L’improvvisazione non può più essere accettata. In un momento storico dove le statistiche ci dicono che solo un decimo dei bambini che hanno iniziato la scuola calcio arriva a giocare nella categoria allievi (15-16 anni) noi, in questa fascia di età, abbiamo iscritto una squadra in più. Ed è in previsione per l’anno prossimo una terza squadra nella categoria Giovanissimi. Proprio perché vogliamo dare a tutti la possibilità di giocare e divertirsi il più possibile evitando il triste fenomeno dell’abbandono in un’età particolarmente delicata come quella degli adolescenti.
Uno staff tecnico di primo livello
Si, esatto. La società mi aveva chiesto di dare continuità ma soprattutto ricreare serenità all’interno dello staff. Anche in questo abbiamo raggiunto l’obiettivo. All’interno dello staff si condividono nuove idee, nuovi progetti e si cerca di alzare sempre più il livello della qualità del lavoro. Anche in questo caso è nostro interesse che ogni allenatore acquisisca sempre maggiori e migliori competenze perché mettendo in circolo le nuove idee ne beneficerà l’intero staff. E’ chiaro che non è facile essere allenatore della Vis perché il compito e le mansioni che vengono richieste sono elevatissime.
In ogni squadra c’è un tecnico abilitato Uefa o laureato in scienze motorie. Ogni squadra ha poi un assistente allenatore in modo che ci sia un ottimo rapporto tra numeri di giocatori e “insegnanti”. Il settore agonistico è poi seguito da un preparatore atletico mentre l’attività di base da un esperto nel miglioramento delle capacità coordinative. Un maestro della tecnica e un esperto di match analysis completano lo staff dei collaboratori.
Ci sarà una cosa che non vi è riuscita?
Si, una in particolare. E’ ancora difficile trasmettere il messaggio che noi NON facciamo selezione. Abbiamo intrapreso questa strada convinti che nessuno abbia la sfera di cristallo per prevedere chi possa diventare un bravo calciatore in futuro, e poi a noi interessa che l’attività sportiva che proponiamo possa essere formativa ed educativa per far crescere un buon cittadino del futuro. Tutti possono iscriversi alla Vis Pesaro 1898 e fino alla categoria Allievi non ci sono assolutamente provini da effettuare. Basta solo avere una passione per il calcio e per la Vis e tutti possono indossare la mitica maglia a strisce biancorosse. Purtroppo molti pensano che invece i nostri ragazzi siano selezionati. Non è così, basta chiedere ai nostri genitori ed a tutti i ragazzi che si sono avvicinati a noi e sono entrati nella nostra famiglia. Per cui nessuna paura. Chi vuole iscriversi è il benvenuto e potrà lasciare liberamente la Vis qualora ritenga che il nostro club non riesca a soddisfare le loro esigenze. Siamo profondamente convinti che tutti abbiano il diritto di poter vivere i propri sogni.
intervista a cura di Danilo Billi