Tra la dimensione società calcistica e quella più profonda e radicata degli Ultras della Vis Pesaro 1898 c’è un filo sottile che collega le due realtà accomunate da un unico grande desiderio, quello di vedere vincere la squadra e osservarla scalare l’impervia montagna della classifica di campionato fino a raggiungerne la vetta.
Ma se è facile vedere con occhi sereni una prima squadra che ogni domenica scende in campo affondando i tacchetti nell’erba per giocare di rito la gara come da calendario, più complesso è osservare in modo neutrale la realtà Ultras, vittima di molteplici etichette raggruppate in un’indiscutibile equazione: Ultras = violenza.
Grazie a Progènie, il libro fotografico di Rossano Ronci, fotografo pesarese di fama nazionale, presentato a Pesaro, sabato 7 dicembre 2019, al Circolo Rossini, e dedicato al backstage del mondo degli Ultras della Vis Pesaro 1898, è possibile cambiare idea, abbattere un antico stereotipo e respirare ciò che risiede dietro un gruppo che non si stanca mai di sostenere la squadra del cuore, di tenerne alta la maglia, radice impiantata da 121 anni che solida resiste alle intemperie, trascendendo ogni cosa. Gli scatti raccolti nel libro catturano istanti ricchi di emozione, sofferenza, tensione, rabbia, gioia, dedizione e parlano più di ogni altra parola. Incantano fino a percepire la reale storia che documenta la vera entità di questo strano pianeta così attaccato e temuto.
Progènie non è un libro per pochi ma per tutti. E’ un messaggio culturale e sociale con un valore aggiunto: parte del ricavato delle copie vendute andrà a sostegno di Daniele Mei, storico fondatore degli Ultras Vis Boys, a contrastare la Sla, la malattia di cui da diverso tempo è affetto. Un libro quello di Rossano Ronci che permette di andare – questa volta è il caso di dirlo – “ultra” i limiti.