Si apre un mese importante per le ragazze della VIS Pesaro.
Nelle prossime quattro domeniche le biancorosse affronteranno nell’ordine Ascoli, due volte il Macerata, una delle quali per la Finale di Coppa Marche del 5 marzo a Camerino e l’Ancona.
Il gruppo guidato da Mister Cennerilli è pronto a dare il meglio, conscio delle proprie capacità e della forza dello spogliatoio. Pur rispettando le qualità delle avversarie, sanno benissimo che l’esito positivo dei vari incontri dipende esclusivamente da loro stesse. Un classico esempio è stata la partita di domenica scorsa con il risultato finale di 5 a 1 a favore delle pesaresi che hanno affrontato l’altra Vis del girone, quella di Civitanova. L’ampio punteggio non deve far pensare che sia stata una partita semplice.
Andate subito in vantaggio, sul primo corner battuto, con pregevole stacco di testa della Mainardi, le biancorosse pesaresi hanno poi creato una moltitudine di occasioni da rete senza concretizzarle. Per mantenere il vantaggio ci è voluta una grande parata della Lisotta, la n. 1 è andata a togliere, con un gran tuffo, il pallone che si stava insaccando nell’angolo basso alla sua sinistra.
All’inizio del secondo tempo la squadra ha lasciato l’iniziativa alle avversarie. Sebbene Capitan Venerandi abbia portato il risultato sul 2 a 0 con una delle sue punizioni, dalla solita mattonella della tre quarti campo, la squadra di casa ha continuato a subire la vivacità delle civitanovesi che riuscivano dimezzare lo svantaggio con una bella rete della Ranzuglia. Ed ecco la svolta della partita, Fiorella si fa espellere per proteste e doppia ammonizione. A quel punto rimaste in dieci, si sono viste altrettante leonesse, che hanno espresso il meglio di se stesse, lottando su ogni pallone, concretizzando con determinazione le occasioni procurate. Una seconda punizione, sempre della Venerandi fotocopia della prima e le reti di Silvestrini e Crinelli hanno portato il risultato finale sul 5 a 1.
Ci piace sottolineare l’impegno e la passione che anima i cuori di queste ragazze, affrontano allenamenti serali spesso con temperature molto basse, raggiungono il campo uscendo di corsa dai loro posti di lavoro, incastrano i loro turni lavorativi, si organizzano lo studio e la preparazione ad esami universitari, fanno km per raggiungere il Benelli e poi tornare a casa, dove, come per la Marcucci, sono attese dal loro bimbo. Sono il classico esempio di come si può affrontare al meglio lo sport dilettantistico, fatto ed organizzato ad alto livello.
Nella foto Alessia Ferri, baluardo del centrocampo, lavora come cassiera in un grosso supermercato pesarese.
Avanti Vis.
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